come aiutare gli animali

non comprare pellicce con pelle vera (e vale per portachiavi..portafogli...), ma solo oggetti sintetici! perché sicuramente sapete come la gente che "traffica" gli animali li trattano come delle bestie, che bestie proprio non sono...
potreste diventare vegetariani, ma questa è una scelta abbastanza importante che non tutti decidono di seguire, poi dipende da come vi sentite. se non ve la sentite non usate troppa carne, mangiatela per esempio due o tre volte a settimana piuttosto che tutti i giorni!
potreste raccogliere materiale da dare ai canili; coperte...cibo...oppure direttamente denaro!!! e potreste anche adottare un cucciolo a distanza
sapete io non ho capito bene da quando puoi iniziare a fare volontariato al canile...ma credo proprio che cambi da zona a zona!!! magari se vi fate accompagnare da un adulto può darsi che ve lo fanno fare (sempre se c'è un adulto assieme a voi)! sicuramente non vi daranno i cani più grossi da spazzolare, ma per esempio potreste iniziare con cani di piccola taglia; facendoli fare passeggiate...pulendoli la gabbia...e compagnia bella =)

martedì 3 agosto 2010

Callicebus barbarabrownae animale in via di estinzione



Il callicebo di Barbara Brown o callicebo dorato è un primate platirrino della famiglia dei Pitecidi.
Veniva in passato considerato una sottospecie di Callicebus personatus attualmente, tuttavia, la maggior parte degli studiosi è d'accordo nel classificare questi animali come specie a sè stante, nell'ambito del concetto di specie eclogica piuttosto chebiologica applicato al genere Callicebus.
La specie è endemica della parte settentrionale dello stato brasiliano di Bahia.
Si tratta di animali diurni ed arboricoli, che vivono in gruppetti familiari formati da una coppia riproduttrice coi propri cuccioli di differenti parti. Sono animali territoriali, che difendono il proprio territorio da eventuali intrusi attraverso una serie articolata di vocalizzazioni, ma alla bisogna ingaggiano combattimenti rituali con gli invasori, raramente arrivando a zuffe vere e proprie con conseguenze serie.
Si nutrono di frutta ed insetti, prediligendo i frutti piccoli e ben maturi e le cavallette.
La femmina partorisce una volta l'anno, dando alla luce un unico cucciolo che viene accudito principalmente dal padre e lasciato alla madre solo per la poppata: i cuccioli tendono a restare coi genitori anche dopo il raggiungimento dell'autosufficienza, essendo soliti lasciare il gruppo dopo aver raggiunto la maturità sessuale, attorno al terzo anno di vita.

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