come aiutare gli animali

non comprare pellicce con pelle vera (e vale per portachiavi..portafogli...), ma solo oggetti sintetici! perché sicuramente sapete come la gente che "traffica" gli animali li trattano come delle bestie, che bestie proprio non sono...
potreste diventare vegetariani, ma questa è una scelta abbastanza importante che non tutti decidono di seguire, poi dipende da come vi sentite. se non ve la sentite non usate troppa carne, mangiatela per esempio due o tre volte a settimana piuttosto che tutti i giorni!
potreste raccogliere materiale da dare ai canili; coperte...cibo...oppure direttamente denaro!!! e potreste anche adottare un cucciolo a distanza
sapete io non ho capito bene da quando puoi iniziare a fare volontariato al canile...ma credo proprio che cambi da zona a zona!!! magari se vi fate accompagnare da un adulto può darsi che ve lo fanno fare (sempre se c'è un adulto assieme a voi)! sicuramente non vi daranno i cani più grossi da spazzolare, ma per esempio potreste iniziare con cani di piccola taglia; facendoli fare passeggiate...pulendoli la gabbia...e compagnia bella =)

martedì 3 agosto 2010

giraffa di Rothschild animale in via di estinzione

La giraffa di Rothschildchiamata così in onore del fondatore del museo zoologico di Tring, Lord Walter Rothschild , nota anche come giraffa di Baringo, dal nome dell'area del lago Baringo, in Kenya, o come giraffa ugandese, è la seconda sottospecie di giraffa più minacciata, dal momento che ne rimangono solo poche centinaia di esemplari. Tutti questi esemplari vivono in natura in aree protette del Kenya e dell'Uganda. (Recentemente è stato proposto che la giraffa di Rothschild sia una specie separata dalle altre giraffe e non una semplice sottospecie.) Mentre in genere le giraffe vengono classificate come a basso rischio, dipendente dalla conservazione, la giraffa di Rothschild è sottoposta ad un particolare rischio di ibridizzazione ed è per questo motivo che la sua popolazione è così limitata. Vi sono pochi luoghi in natura dove poter osservare la giraffa di Rothschild, ma i luoghi dove sono più numerose sono il parco nazionale del lago Nakuru, in Kenya, ed il parco nazionale delle cascate Murchison, nell'Uganda settentrionale. Esistono inoltre vari programmi di riproduzione in cattività - tra cui i più importanti sono quelli svolti dal Giraffe Centre di Nairobi, in Kenya, e dal parco safari di Woburn, nel Bedfordshire, in Inghilterra -, i quali aiutano ad espandere il pool genetico delle popolazioni selvatiche di giraffa di Rothschild.
Le giraffe di Rothschild sono facilmente distinguibili dalle altre sottospecie. La caratteristica più ovvia è la colorazione del mantello, o pelame. Mentre la giraffa reticolata ha delle macchie scure nettamente definite separate tra loro da una rete biancastra brillante, la giraffa di Rothschild ricorda più strettamente la giraffa masai. Comunque, rispetto alla giraffa masai, la sottospecie di Rothschild è di colore più pallido, le macchie bruno-arancio hanno margini meno seghettati e aguzzi e la rete tra di esse presenta toni più sul color crema rispetto a quella della giraffa reticolata. Inoltre, la giraffa di Rothschild non presenta macchie sulla parte inferiore delle zampe, dando l'impressione che stia indossando delle calze bianche
Un altro aspetto caratteristico, sebbene difficile da notare, della giraffa di Rothschild è dovuto al numero di corna sulla testa. Questa è l'unica sottospecie che nasce con cinque «corna». Due di queste, quelle poste sulla sommità del capo e comuni a tutte le giraffe, sono corna «vere e proprie». Il terzo «corno» può spesso essere notato nel mezzo della fronte della giraffa e le altre due dietro ad ogni orecchio. È anche più alta di molte altre sottospecie, misurando fino a sei metri di altezza.
Le giraffe di Rothschild si accoppiano in ogni periodo dell'anno ed hanno un periodo di gestazione tra i 14 ed i 16 mesi, dopo i quali nasce generalmente un solo piccolo. Vivono in piccoli branchi e maschi e femmine (con i loro piccoli) vivono separatamente, incontrandosi solo per accoppiarsi.
I maschi sono più grandi delle femmine e le loro corna «vere e proprie» sono solitamente glabre a causa dei combattimenti. Tendono inoltre ad essere di colore più scuro delle femmine, anche se questa caratteristica non è un indicatore garantito del sesso degli esemplari.

Nessun commento:

Posta un commento